Come è possibile che lui non riesca ad “entrare”?
Ciao sono Sara, una ragazza di 24 anni, praticamente “normale”, nel senso che vado in palestra, lavoro, esco con le mie amiche, vado al cinema, a ballare, ogni tanto faccio qualche viaggio … insomma quello che fanno la maggior parte delle ragazze della mia età. Per assurdo tutto questo mi fa stare ancora più male con me stessa, nel senso che non riesco a capire come sia possibile allora il fatto che a differenza di tutte loro io non riesca ad avere dei rapporti sessuali. Sto infatti insieme al mio ragazzo da otto mesi ma non lo abbiamo ancora fatto, per colpa mia. Per la prima volta in vita mia sento di fidarmi di un ragazzo e ho il terrore che per questo mio problema alla fine lui mi lascerà! In pratica io vorrei fare l’amore con lui ma, come già mi era capitato con i miei due ex, è impossibile. Anche lui dice che non riesce “ad entrare”. Cosa che mi era successa anche nelle precedenti relazioni. Adesso vorrei fare qualcosa per cambiare, non voglio perderlo. Cosa posso fare?
Salve Sara, vorrei innanzi tutto farla riflettere sul fatto che avere delle difficoltà, in questo caso rispetto alla sessualità, non ci rende in automatico meno “normali” di altri (in particolare di altre). Ognuno di noi fa nel corso della propria vita determinate esperienze, dei percorsi unici, che ci differenziano dagli altri. Questo vale anche per l’aspetto sessuale.
La sessualità nell’essere umano infatti non è un puro istinto bensì qualcosa di molto più complesso, acquisisce significati diversi nel corso dello sviluppo e della maturazione della persona e muta e si ridefinisce in base alle esperienze di vita di ciascuno di noi.
E’ un elemento che risente di più fattori: la condizione psicofisica, le esperienze passate, le credenze e le aspettative associate al sesso, la situazione familiare, economica, lavorativa, ecc.Sono molti infatti gli aspetti della vita che entrano in gioco, e che possono contribuire a far insorgere delle problematiche, quando si parla di sessualità e di relazioni intime con l’altro.
Lei si è descritta come una persona dinamica, attiva da un punto di vista relazionale e sociale. Ha fatto però presente che, da un punto di vista affettivo, per la prima volta, sente di fidarsi di un ragazzo.
Questo dettaglio induce a pensare, benché non conosca la sua storia di vita, che in passato giungere a fidarsi di un ragazzo le sia stato molto difficile e che questa diffidenza verso l’altro possa aver assunto la forma di una vera e propria paura (terrore) a livello intimo.
Quello che probabilmente le sta accadendo in questo momento, da un punto di vista sessuale, riguarda una “tensione”, una “chiusura” che alcuni muscoli che circondano l’ingresso della vagina attuano. Il corpo “parla”, anche se non sempre ne siamo consapevoli. Se in passato però il fatto che abbia avuto difficoltà a fidarsi di un partner dava un senso più comprensibile a ciò che il suo corpo esprimeva (un po’ come se la sua vagina “si difendesse” non facendo entrare nessuno), adesso all’interno di questa nuova relazione rappresenta al contrario una “difesa” che inizia ad aver meno senso.
Il mio consiglio è di rivolgersi ad un esperto in campo sessuale, questo genere di problematiche hanno infatti una probabilità di risoluzione davvero molto alta, e dato l’interesse verso questa persona e questa nuova storia, le suggerisco inoltre di ribaltare il suo punto di vista e di cogliere il suo forte desiderio per l’altro come motore motivazionale e come opportunità per risolvere questa sua difficoltà.
Saluti
Dott.ssa Michela Vancheri – Psicologa sessuologa
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