Da tre anni mi sento impotente e mia moglie mi dice di provare con un’altra donna
Buongiorno, mi chiamo Paolo ed ho 43 anni. Oramai da 3 anni penso di essere impotente…..nel senso che con mia moglie non riesco, molte volte a portare a termine i nostri rapporti sessuali…
Mia moglie invece, già da qualche tempo, dice di essere particolarmente “vogliosa” e vorrebbe avere rapporti molto frequentemente…non so più che cosa fare, ho fatto tante visite mediche ed ogni volta non sono venuto a capo del problema, ovvero tutti i medici che ho consultato non mi hanno mai riscontrato nessun problema particolarmente evidente…..
Mia moglie, invece, mi invita fortemente ad andare a “provare” con qualche donna fuori dal matrimonio…che ne dite? Potrebbe essere una soluzione?
Salve Paolo, abbiamo letto attentamente la sua mail e ci ha colpito la definizione che dà di se stesso: “impotente“. Innanzitutto vorremmo precisarle che già dal momento in cui dice che “molte” volte non riesce a portare a termine i rapporti con sua moglie, vuol dire che questa situazione non si verifica sempre, non è dunque una condizione costante nei vostri rapporti, e già questo sarebbe un primo dato su cui riflettere; potrebbe iniziare a chiedersi che cosa differenzia le situazioni in cui si verifica il problema da quelle in cui invece i rapporti vanno bene.
Detto questo, il fatto che abbia fatto più visite mediche, e tutte abbiano escluso problematiche importanti, ci porta ad essere abbastanza certi che il problema abbia una base di natura psicologica-relazionale.
Effettivamente, leggendo ciò che ha scritto si nota un “disallineamento” nella sua coppia, nel senso che il fatto che sua moglie sia così “vogliosa” probabilmente alimenta in lei una forte aspettativa sui rapporti sessuali e sulle sue erezioni, forte aspettativa che certamente non aiuta a farle vivere con serenità la sessualità.
Tenga presente infatti, che uno stato di tensione durante i rapporti sessuali è tra i più potenti nemici dell’erezione, ecco che è facile che l’eccitazione scompaia in queste condizioni, e tutto ciò però fa si che lei si stia percependo come il “difettoso” nella relazione.
Molto probabilmente bisognerebbe capire il significato di questo forte desiderio che dichiara sua moglie, certo è che il suggerimento che gli ha dato, ovvero di andare a verificare la sua erezione al di fuori della vostra unione, oltre a non essere utile da un punto di vista clinico (dato che non farebbe altro che metterla di nuovo alla prova nella sua erezione, continuando a perpetuare uno stato emotivo di tensione), non sembra tenere in considerazione l’aspetto centrale, ovvero che il problema è della vostra coppia e come tale appartiene ad entrambi perché creato e sostenuto da entrambi; proprio per questo nelle terapie di coppia si parla sempre di corresponsabilità dei membri e non di un responsabile!
Detto questo, per concludere, sarebbe forse utile che lei parlasse con sua moglie, che entrambi parlaste del “vostro” problema e che magari decideste di affrontarlo insieme.
Saluti – dr.ssa Michela Vancheri e dr. Daniel Giunti
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