L’ORIENTAMENTO SESSUALE
Con il termine orientamento sessuale ci si riferisce alla tendenza di una persona ad essere eroticamente ed affettivamente attratta verso certi stimoli: primo fra tutti, il sesso di appartenenza del partner. Questo infatti rappresenta la dimensione più significativa per definire l’orientamento sessuale di una persona, dato che la capacità di indurre eccitamento sessuale, ed eventualmente anche risposte sentimentali, costituisce l’aspetto basilare affinché una persona si possa definire eterosessuale, omosessuale o bisessuale.
Che partner sessuali abitualmente ho?
Uomini, donne o transessuali.
Il tutto però non si esaurisce nella semplice constatazione del sesso del proprio partner. Alla definizione dell’orientamento sessuale delle persone, insieme alle relazioni interpersonali quotidiane, prendono parte anche le preferenze di tipo fisico ed affettivo, le fantasie erotiche e romantiche. Oggigiorno infatti l’orientamento sessuale è inteso come un concetto multidimensionale inquadrabile lungo un continuum fluido e dinamico ai cui poli vi sono l’eterosessualità e l’omosessualità ed al centro la bisessualità.
Eterosessuale <—> Bisessuale <—> Omosessuale
Un continuum lungo il quale, nel corso della vita, la direzione dell’orientamento sessuale può variare e spostarsi gradualmente in base agli eventi, ai periodi e alle possibili differenti esperienze (una maggiore fluidità viene evidenziata sopratutto fra le donne rispetto agli uomini).
Potremmo considerare l’orientamento sessuale una specie di bussola
che ci indirizza affettivamente e sessualmente in una certa direzione
(Graglia, 2009).
E’ utile sapere inoltre che quando ci riferiamo all’orientamento sessuale vengono presi in considerazione cinque aspetti caratteristici:
- il comportamento sessuale (con chi si ha rapporti sessuali)
- l’attrazione erotica (con chi si vorrebbe avere rapporti sessuali)
- le fantasie sessuali (su chi si fanno fantasie sessuali)
- le preferenze affettive (di chi ci si innamora)
- l’autodefinizione di sé (a quale categoria sessuale si ritiene di appartenere)
L’orientamento sessuale differisce perciò dall’identità di genere che riguarda specificamente l’autodefinizione di sé come appartenente alla categoria uomo, donna o transessuale.
Una persona che si definisce e percepisce come donna (identità di genere)
può decidere di avere rapporti sessuali con donne (orientamento omosessuale),
con uomini (orientamento eterosessuale) o con entrambi i generi (orientamento bisessuale).
Va infine sottolineato come nel definire l’orientamento sessuale venga spesso considerato di minor rilevanza e con una incidenza statistica minore l’autodefinizione di se come asessuale. Quest’ultima categoria è stata proposta come quarta tipologia di orientamento sessuale, una tipologia che viene fatta differire dai Disturbi del Desiderio Sessuale in quanto la mancanza per tutta la vita di attrazione erotica verso altri non è mai stata vissuta come fonte di disagio per la persona.
L’orientamento sessuale asessuale prevede che siano state escluse dalla diagnosi alcune condizioni fisiche (es. disfunzioni ormonali) e psichiche (es. disturbo dell’umore).
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