Queefing: quando la vagina fa rumore
Cos’è il queefing? È normale?
Il queefing, o flato vaginale, è l’espulsione rumorosa di aria dalla vagina. Avviene prevalentemente durante il sesso, quando a causa delle alterazioni fisiologiche dovute all’eccitazione e dell’atto della penetrazione – che si tratti di un pene, di dita o di sex toys – è più facile che dell’aria rimanga intrappolata all’interno del canale vaginale.
È una cosa perfettamente normale che prima o poi capita a tutte le donne, seppure non se ne parli molto. Nonostante questo, per alcune può essere fonte di stress e imbarazzo, data l’associazione che istintivamente viene fatta con le flatulenze. Quel che è importante capire è che seppure entrambe facciano un rumore simile e provengano da due zone del corpo molto vicine tra di loro, le somiglianze terminano qui. A differenza dei peti, i flati vaginali sono incontrollabili, inodori e non provengono dai gas prodotti dalla digestione, ma dall’aria circostante.
Per la maggior parte delle donne si tratta comunque di un evento relativamente sporadico e il fatto che dia fastidio o meno si riduce alla reazione soggettiva che ciascuna donna e il proprio o la propria partner hanno quando accade.
Secondo gli studi, il 90-96% delle intervistate non è infastidito dal queefing durante il sesso. Per molte infatti non è un problema, ma tutt’al più un motivo per farsi una risata. La storia cambia quando l’inconveniente capita in contesti meno privati: ad esempio uno studio riporta che mentre soltanto al 10% delle donne dava noia emettere flati mentre faceva sesso, la percentuale saliva al 53% se capitava durante l’esercizio fisico e al 92% se accadeva durante le attività quotidiane, entrambi eventi rari ma possibili anche se si è perfettamente sane.
Va detto che in alcuni casi l’emissione di aria dalla vagina può essere il sintomo di una condizione o patologia più ampia. È in particolare un problema piuttosto frequente tra donne affette da disturbi del pavimento pelvico e/o da incontinenza urinaria. Stando alla letteratura, tra le altre possibili cause dei flati vaginali possono essere: una storia di uno o più parti vaginali o cesarei, interventi medici o chirurgici alla vagina, un perineo non in salute, prolassi delle pareti vaginali o una fistola retto-vaginale.
Ne consegue che se i flati flati vaginali avvengono frequentemente (uno studio parla di una media compresa tra le 2,1 e le 8,7 volte alla settimana), in particolare al di fuori dell’attività sessuale, potrebbe essere consigliabile rivolgersi a un medico per un accertamento.
Perché accade?
Nella stragrande maggioranza dei casi, il queefing avviene durante o dopo il sesso. Normalmente la vagina è quello che viene definito uno spazio potenziale: non è “aperta” tutto il tempo, bensì chiusa su sé stessa, con la parete anteriore e quella posteriore appoggiate l’una sull’altra. A causa della lubrificazione e della penetrazione, le pareti si separano formando uno spazio reale e può accadere che dell’aria venga aspirata all’interno. Compiendo certi movimenti o cambiando posizione può capitare che poi venga espulsa bruscamente e questo provoca un rumore simile ad un peto. Tutto ciò può avvenire non solo durante il coito, ma anche durante la stimolazione manuale della vagina o il cunnilingus, entrambi frequentemente associati del queefing.
Questo meccanismo sembra avvenire più facilmente in alcune posizioni sessuali, come ad esempio nel doggy style (la “pecorina”), in cui il tono del pavimento pelvico e la pressione intra-addominale sono più bassi ed è quindi più facile che la vagina si apra risucchiando aria. È possibile che lo stesso accada anche come conseguenza di contrazioni verso l’interno dei muscoli pelvici, effettuate durante la stimolazione sessuale o in certe posizioni del bacino.
Può capitare che il queefing capiti anche al di fuori della camera da letto. Molte donne riportano infatti di averne fatto esperienza durante attività quotidiane e soprattutto facendo esercizio fisico. Particolarmente “rischiosi” sembrano essere il jogging, i sit-up (ossia i classici esercizi per gli addominali) e tutto ciò che, come la ginnastica o lo yoga, prevede molto allungamento e movimenti estremi.
Come posso evitarlo?
Per farla breve: il queefing non può essere evitato. Non è qualcosa che si può controllare: se dell’aria entra nella vagina non la si può trattenere come si fa con le flatulenze, perciò è impossibile impedire di fare rumore quando esce.
Bisogna tenere a mente oltretutto che alcune donne sono più predisposte semplicemente a causa della conformazione fisica dei loro organi genitali. Dal punto di vista anatomico, alcune caratteristiche come una maggiore lunghezza del tratto vaginale, una sua minore elasticità e la tendenza ad una lubrificazione più abbondante, rendono alcune vagine più propense ad aspirare ed intrappolare aria. Perciò anche tra donne perfettamente sane ci possono essere differenze molto significative, per cui il queefing capita ad alcune più spesso che ad altre.
Se anche non è possibile evitare i flati vaginali, ci sono delle precauzioni che possono essere prese per ridurre la probabilità che avvengano.
Alcune posizioni sessuali rendono più facile l’ingresso dell’aria, per cui potrebbero essere evitate. Perciò nel caso si fosse preoccupate dal queefing durante il sesso, può essere utile farlo meno spesso “a pecorina” o in posizioni che prevedono di tenere a lungo le gambe divaricate o in aria, e piuttosto prediligere posizioni più sicure come la missionaria, il cucchiaio e la donna sopra (girl-on-top).
Se la preoccupazione è invece quella di lasciarsi scappare un flato in pubblico, ad esempio in palestra, la prima cosa da tenere a mente è che semplicemente è molto difficile che accada: sotto le lenzuola si vengono a creare delle condizioni per cui diventa inevitabile prima o poi farne esperienza, ma altrove è piuttosto improbabile. Detto ciò, alcune precauzioni che sono state proposte sono quelle di fare fisioterapia per rafforzare la muscolatura del pavimento pelvico, oppure in vari studi viene suggerito di indossare assorbenti interni durante la giornata o quantomeno mentre si svolgono le attività che più preoccupano.
Centro Integrato di Sessuologia Il Ponte (Trad. a cura di Dott. Gioele Salvatori)
Fonti:
- Miranne, J. M., Marek, T. M., Mete, M., & Iglesia, C. B. (2015). Prevalence and resolution of auditory passage of vaginal air in women with pelvic floor disorders. Obstetrics & Gynecology, 126(1), 136-143.
- Neels, H., Mortiers, X., de Graaf, S., Tjalma, W. A., De Wachter, S., & Vermandel, A. (2017). Vaginal wind: A literature review. European Journal of Obstetrics & Gynecology and Reproductive Biology, 214, 97-103.
- Oladokun, A., Babarinsa, I. A., & Adewole, I. F. (2002). The deficient perineum: oblique presentation of a clinically obvious anomaly. African journal of medicine and medical sciences, 31(3), 267-269.
- Veisi, F., Rezavand, N., Zangeneh, M., Malekkhosravi, S., & Rezaei, M. (2012). Vaginal flatus and the associated risk factors in Iranian women: a main research article. ISRN obstetrics and gynecology, 2012.
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