Sesso? No grazie, siamo asessuali
Forse non tutti sanno che esiste un termine per riferirsi ad un particolare stile di comportamento sessuale che prevede una totale assenza di attività sessuale con altre persone. Questo termine, coniato per legittimare e dar voce ad una fetta significativa di popolazione è stato infatti proposto come quarto orientamento sessuale da affiancare a quello etero, omo e bisessuale. L’orientamento in questione viene solitamente spiegato come una “mancanza di attrazione sessuale che dura da tutta la vita” in persone che hanno rapporti esclusivamente platonici con i loro partner. Non stiamo parlando di matrimoni bianchi, di persone che fanno scelte di castità o rinunciano al sesso ma di persone che vivono in totale assenza di attrazione sessuale e senza il bisogno di agire sessualmente. In altri termini uomini e donne che “non fanno, non desiderano e non cercano sesso”. L’aspetto rilevante è che queste persone non lamentano e non provano disagio per la loro vita sessuale e pertanto non devono essere confuse con chi riceve diagnosi di disturbo del desiderio e/o dell’eccitazione (si veda il DSM-V)*. Dai dati emersi da alcune ricerche condotte qualche anno fa sembra infatti che circa l’1% della popolazione possa rientrare nella definizione di asessuale o ace. La definizione esclude inoltre che ciò sia il risultato di un problema di natura psichiatrica, una disfunzione sessuale o sia in qualche modo collegato ad una paura (fobia) nei confronti del sesso. Data l’umana esigenza di cercare un significato alle cose viene subito in mente che possano essere in gioco l’ambiente familiare, gli usi e costumi, l’educazione, la morale e non ultimo l’aspetto religioso-spirituale … eppure ancora una volta le cose non stanno proprio così. Anche se non è possibile stabilire quale sia la fonte di tale orientamento, la ricerca scientifica suggerisce che i fattori biologici siano probabilmente i principali responsabili di tale orientamento. Detto ciò si potrebbe ragionevolmente presumere che le persone asessuali non si masturbino e non abbiano fantasie sessuali, che vivano di fatto come specie di angeli, con rapporti sentimentali puramente romantici, scevri da ogni tentazione o da qualsivoglia prurito ed appetito sessuale. Tuttavia un nuovo studio pubblicato in The Canadian Journal of Human Sexuality* suggerisce che questo preconcetto, fin troppo romanzato, non sia necessariamente vero. Insomma non si può semplicemente etichettare gli asessuali come persone senza sesso … tout court. Nello studio sopracitato infatti i ricercatori della University of British Columbia hanno condotto un sondaggio online in cui hanno reclutato persone, sia sessualmente attive sia asessuali, invitandole a compilare un questionario sulle loro abitudini di masturbazione e sulla loro frequenza di fantasie sessuali. I risultati di questa ricerca sono stati sorprendenti per molti versi: in primo luogo più della metà dei partecipanti asessuali hanno riferito di masturbarsi con cadenza mensile e in secondo luogo circa il 60% degli asessuali hanno riferito di aver avuto fantasie sessuali. Di non minor interesse è il fatto che sia emerso come la maggior parte degli asessuali abbiano avuto fantasie in cui erano coinvolte altre persone. Nel complesso il quadro che emerge per quanto riguarda gli asessuali è piuttosto variegato, un orientamento all’interno del quale sono presenti persone che riportano di non praticare l’autoerotismo e di non avere fantasie sessuali, persone che praticano l’autoerotismo senza fantasie, persone che hanno fantasie ma non praticano la masturbazione e persone, la maggior parte, che praticano la masturbazione ed hanno fantasie sessuali. Così se da una parte viene confermato che la masturbazione e le fantasie sessuali sono meno comuni tra gli asessuali rispetto agli altri orientamenti sessuali dall’altra evidenziano come una percentuale considerevole di asessuali pratichi l’autoerotismo, abbia fantasie sessuali od entrambi. In ultima analisi nuovi scenari attendono la ricerca in un campo, quello della sessuologia, sempre pronto a regalarci sorprese e a sfatare miti. Come si può dunque considerare il fatto che alcuni si masturbino senza ricorrere a fantasie? Che significato possiamo attribuire al fatto che alcune fantasie coinvolgano altre persone? Che tipo di relazione emerge fra masturbazione, fantasie e coinvolgimento con il partner? L’unica certezza che emerge è che questi risultati rivelano che l’asessualità non significa necessariamente una mancanza di ogni espressione sessuale. Diceva Woody Allen “L’amore è la risposta, ma mentre aspettate la risposta, il sesso può suggerire delle ottime domande”, beh forse gli asessuali hanno già anche quelle.
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Fonte: Yule, MA, Brotto, LA, e Gorzalka, BB (2014). Fantasia sessuale e la masturbazione tra gli individui asessuati. The Canadian Journal of Human Sexuality, 23 (2), 89-95. * Prause N., Graham C.A. Asexuality: Classification and Characterization. Archives of Sexual Behaviour – 2004; 36 (3): 341 – 356. * Storms M.D. Theories of sexual orientation. Journal of Personality and Social Psychology – 1980; 38: 783 – 792.
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